Lo stile Luigi XVI, ovvero l’eleganza

GIUGNO 2022

Lo stile si forma durante il regno di Luigi XVI (1774 – 1792) che può essere inteso come la versione francese della prima fase del gusto neoclassico, alla cui formazione contribuì l’interesse per forme e motivi dell’arte classica nato già nel periodo di Luigi XV sulla spinta entusiasmante delle scoperte di Ercolano e di Pompei.
In questo periodo nell’arredamento, più che trasformazioni sostanziali si ebbero variazioni stilistiche di forme e motivi del passato. Il recupero dell’antico, interpretato dal gusto settecentesco, sfociò in una sorta di eclettismo e di ambigua convivenza soprattutto tra forme neoclassiche e motivi decorativi rococò, le cui manifestazioni travalicarono i limiti del periodo di Transizione per attenuarsi soltanto più tardi. Nel tardo stile Luigi XVI il mobile assunse strutture architettonicamente più precise; il medaglione e la lira sostituirono la forma della conchiglia nel disegno dello schienale delle sedie che, come altri elementi del mobilio, ebbero gambe dritte, a cilindro o quadrangolari. Il repertorio decorativo attinse indifferentemente dall’arte greca e da quella egizia, nonché da quella romana e dalle proposte classiche del Rinascimento italiano. In Italia gli ebanisti preferiscono per questo stile proporre essenze chiare come il Ciliegio, con impiallacciature fatte con legni di frutto, di Bosso, di Noce, di Palissandro e di Bois de Rose.